La pratica illegale dello sversamento di sostanze tossiche nei terreni implica inevitabilmente la penetrazione delle stesse nel sottosuolo e, di conseguenza, nelle falde acquifere, provocando gravi contaminazioni nelle acque utilizzate per l’irrigazione. L’alterazione della qualità delle acque nelle loro caratteristiche fisico-chimiche ne impedisce il normale utilizzo e inibisce la capacità da parte dell’acqua di rigenerarsi e autodepurarsi. Certamente queste sostanze, di origine liquida, solida o gassosa, hanno conseguenze diverse sul sistema ecologico e sulle riserve idriche in base alla loro pericolosità, alla loro concentrazione e alla fragilità degli ambienti in cui vengono riversate. Le falde acquifere hanno inoltre un ridotto potere depurativo, disponendo di una minore presenza di ossigeno e di un maggior contenuto di anidride carbonica rispetto alle acque superficiali, e mostrano tempi di recupero della qualità originaria lunghissimi. Non meno frequenti e importanti sono gli episodi in cui le sostanze nocive vengono rilasciate direttamente, come nel caso, ad esempio, delle acque reflue. Le acque inquinate nuocciono gravemente all’ambiente, poiché danneggiano gli ecosistemi, mentre la cattiva qualità dell’acqua causa problemi di salute a breve e lungo termine negli esseri umani. Per rispondere alla pressante necessità di rendere le aree più sicure anche da questo punto di vista, è proposta l’installazione di n. 2 sensori per il monitoraggio della qualità dell’acqua in ciascuno degli agglomerati sopra citati.
Il settore industriale si affiderà ad un monitoraggio di precisione della qualità dell’acqua per gestire efficacemente gli effluenti inquinanti prima che entrino nell’ambiente provocando terribili conseguenze. È altresì importante sottolineare che alcune severe normative emesse dai governi e della Comunità europea impongono l’esecuzione di analisi sempre più frequenti ed estese della qualità delle acque reflue che vengono scaricate nell’ambiente. Pertanto, il livello di qualità richiesto dalle industrie e dagli utenti finali su questi sistemi di monitoraggio è molto elevato e implica efficacia e precisione. Lo scopo che si intende raggiungere è quello di minimizzare l’elevato rischio per la salute pubblica correlato alla presenza di particelle virali infettive che possono contaminare le acque reflue e infettare le persone anche solo con il semplice contatto. In particolare, i dispositivi consentiranno di fare una elaborazione dei dati che potranno essere resi accessibili anche attraverso strumenti stanziali con sistema di collegamento per analisi remota e segnali di allerta nel caso in cui dovessero essere rilevati valori anomali e altamente compromettenti per la salute e l’equilibrio dell’ecosistema.