Il primo necessario intervento che si ritiene fondamentale per il monitoraggio dell’area e la prevenzione di eventuali ulteriori azioni illecite è quello di dotare tutti gli agglomerati citati di sistemi di videosorveglianza “intelligente”, tramite i quali effettuare un controllo costante e puntuale dei punti di accesso a ciascuno di essi e delle principali arterie stradali che consentono il raggiungimento degli stessi. Al fine di prevenire il rischio connesso all’introduzione di materiali dannosi, i punti di accesso dovranno essere dotati di barriere e telecamere di lettura targhe per la preventiva identificazione dei soggetti e dei mezzi in transito, oltre che per l’accertamento della tipologia di merce trasportata attraverso il controllo dei veicoli in entrata e in uscita, nell’intento di verificare l’effettivo carico o scarico di materiali eventualmente dichiarati all’ingresso di ciascun agglomerato. In aggiunta, ulteriori apparati saranno posizionati lungo i principali tragitti percorribili dai mezzi per sorvegliarne i percorsi e verificare che gli stessi non siano utilizzati per mettere in atto attività illegali. La presenza delle videocamere lungo il perimetro di ogni agglomerato sarà per di più un dissuasore contro eventuali intrusioni non autorizzate, come nel caso dell’agglomerato di Giugliano-Qualiano, a ridosso del quale sorge un accampamento abusivo di popolazioni nomadi, dedite ad attività micro-criminali, come furti o rapine, anche a danno delle imprese localizzate nell’area industriale. A supporto degli apparati di ripresa e per una maggiore resa delle immagini video, saranno installati illuminatori (eventualmente anche ad infrarossi), che consentiranno un monitoraggio altrettanto efficace durante le ore notturne, mentre per un immediato e puntuale contrasto ad eventuali azioni criminose potrà essere previsto un collegamento diretto degli stessi apparati con le centrali operative delle Forze di Polizia presenti sul territorio.
La soluzione proposta prevede quindi alcuni interventi standard fondamentali:
– Utilizzo di telecamere con tecnologia per la lettura targhe e telecamere “intelligenti” dotate di tecnologia per il riconoscimento facciale, ad alta definizione;
utilizzo di droni per videosorveglianza aerea
– sistemi di connettività per la realizzazione di reti wireless esterne;
– centralizzazione locale e remota di tutte le immagini;
– software di gestione delle immagini e Network Video Recorder (NVR).
Le immagini riprese saranno registrate e confluiranno verso una sala controllo che sarà localizzata presso la sede del Consorzio ASI di Napoli, ove avrà luogo anche la sala apparati. All’interno della struttura verranno individuati uno o più addetti alla sorveglianza. Le immagini registrate saranno inoltre messe a disposizione delle Forze di polizia operanti sul territorio, previa convenzione con la Prefettura di Napoli.
La fornitura degli apparati di videosorveglianza avverrà tramite accesso alla convenzione sottoscritta da Consip con Fastweb per il sud Italia, pertanto le caratteristiche tecniche degli stessi saranno coerenti con i requisiti minimi previsti dal capitolato tecnico pubblicato dall’Ente.
Le telecamere di lettura targhe saranno fornite di tecnologia per la lettura ad alte velocità sia di autoveicolo e motoveicoli che di mezzi pesanti, con velocità minima di 130 km/h, e una distanza minima con precisione di almeno il 95% pari a 15 metri. Le telecamere di tipo fisso saranno dotate di illuminatore infrarossi con una portata di almeno 15 metri per riprese di aree dotate di scarsa luminosità, predisposizione al collegamento a rete Wi-fi, contatti di ingresso e di uscita per il collegamento a sensori di allarme e, come le telecamere di tipo dome, di funzionalità day&night e motion detection.
Saranno inoltre installati bridge point to point wireless hiperlan dotati di antenne direttive a stretto lobo d’irradiazione, da posizionare su edifici o pali della rete di pubblica illuminazione posti in posizione ed altezza ottimali, attraverso i quali convogliare il flusso data verso la stazione radio base da posizionare sull’edificio nel quale ha sede il Consorzio ASI di Napoli.
La centralizzazione remota consentirà inoltre le seguenti attività:
– visualizzazione live, con possibilità di selezione di diverse modalità di inquadratura e del posizionamento delle telecamere;
– visualizzazione delle telecamere su mappe elettroniche, per facilitare la localizzazione delle stesse;
– notifiche push di allarme con pop-up, e-mail o sms;
– ricezione immagini da server remoto in caso di allarme.